“La pandemia da coronavirus ha fatto emergere la necessità e l’importanza delle telemedicina per la nostra sanità e per la qualità della vita dei nostri pazienti. E l’abbiamo messa in pratica in modo artigianale, improvvisato, quasi primitivo. Ora serve che il Paese si attrezzi davvero”. La sollecitazione arriva da Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia (Sie) e direttore della Divisione di Ematologia dell’Istituto nazionale tumori di Milano, nel corso della conferenza web per la presentazione di una piattaforma digitale dedicata alle terapie Car T, realizzata da Novartis in collaborazione con la start up Welcomedicine.
1. Machine Learning e Intelligenza artificiale in Medicina
Il Machine Learning ha fatto grandi progressi nell’efficienza farmaceutica e biotecnologica, così la medicina fa grandi progressi!
Lo sviluppo di farmaci è un processo notoriamente costoso e lungo. Molti dei processi analitici coinvolti nello sviluppo dei farmaci possono essere resi più efficienti con il Machine Learning e grazie all’implementazione dell’intelligenza artificiale. Proprio in un momento come questo, bisogna puntare a sfruttare questo potenziale per ridurre anni di lavoro e centinaia di milioni di investimenti.
L’intelligenza artificiale è un partner ideale nello sviluppo di farmaci perché può accelerare e integrare le attività umane. Più velocemente potremo creare e distribuire un farmaco efficace e sicuro per combattere e prevenire il COVID-19 e virus futuri, più velocemente essi potranno essere contenuti.
Lo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato profondamente il mondo della ricerca medica. Basti pensare ai vantaggi che questa tecnologia ha portato agli scienziati nella lotta al Covid-19: se siamo stati in grado di creare i primi prototipi di vaccino già a pochi mesi dalla prima comparsa del virus è soprattutto grazia all’IA.
Inoltre l’Intelligenza Artificiale, applicata alla medicina, sta mettendo in mostra tutte le sue capacità predittive. Attraverso la ricerca di pattern nelle cartelle mediche di soggetti malati, questa tecnologia è stata in grado di predire, in certi casi, l’insorgenza della malattia in soggetti sani.
La reltà virtuale...
Un’altra grande innovazione, che si manifesterà grazie alla diffusione di connessioni internet sempre più veloci e affidabili (dal 5G in poi), è la cosiddetta Realtà Mista, ovvero l’unione della Realtà Virtuale con quella Aumentata. Attraverso l’utilizzo di visori, come gli HoloLens di Microsoft, i medici saranno in grado di visitare e operare a distanza i propri pazienti, con il supporto di bracci robotici.
Saranno inoltre in grado di “aumentare” la fisiologia del pazienti; per esempio, sarà possibile vedere in 3D il cuore di una persona senza doverla operare. Come? Attraverso l’analisi di lastre, tomografie e dei dati fisiologici in generale, il software sarà in grado di creare autonomamente il modello 3D della parte del corpo desiderata e di mostrarla al medico.
Le future innovazioni, però, non si fermano qui. È necessario citare anche l’utilizzo di stampanti 3D per la creazione di organi funzionanti e di protesi, gli studi sul sequenziamento e la modifica del DNA umano grazie a tecnologie sempre più sensibili e precise, e la creazione di nanorobot “viventi” per la cura delle malattie più insidiose.
Il futuro della medicina non può prescindere dall’evoluzione della tecnologia. Anzi, la salute è e sarà sempre uno dei campi d’applicazione più importanti dove poter testare le ultime innovazioni sia tecnologiche sia metodologiche. Questo perché la salute è la cosa più importante che abbiamo, ed è giusto investirci la maggior parte delle nostre risorse economiche e tecnologiche.
2.Telemedicina
Diciamoci la verità, la maggior parte di noi, probabilmente, non ne ha mai sentito parlare. La Telemedicina è il metodo che prevede servizi sanitari a distanza come il monitoraggio e la consulenza tra medici e pazienti online, attraverso una connessione sicura. Tuttavia, la verità è che solo una manciata di paesi nel mondo ha adottato questo metodo. La telemedicina quindi rimane solo un concetto per molti, soprattutto per l’Italia. Questa triste realtà può essere attribuita alla mancanza di infrastrutture adeguate a sostenerla e alla mancanza di consapevolezza. Un altro fattore è che gli aspetti culturali non sono stati presi in considerazione, come di solito accade nella salute digitale.
Per frenare il traffico negli ospedali e negli uffici degli operatori sanitari, molti stanno implementando o ricordando ai propri pazienti che è possibile effettuare consultazioni online. Invece di correre dal medico o al centro sanitario, le cure a distanza consentono servizi clinici senza una visita di persona. Nonostante la materia fosse già nota prima del COVID-19, l’interesse è aumentato ora che il distanziamento sociale è stato obbligatorio in molte aree.
Insomma la pandemia causata dal Coronavirus ha portato molti cambiamenti. Ci ha costretti tutti a trovare nuovi modi di lavorare, interagire e vivere. Ha sollevato domande su come le nostre società sono organizzate e su dove vogliamo e dobbiamo investire per il futuro…sopratutto nella medicina.