“Quando assistenti vocali si aggiornano anche in base alle news che arrivano dal mondo.”
Ha suscitato grandissima indignazione in tutto il mondo l’uccisione di George Floyd, il cittadino afroamericano soffocato dagli agenti durante un arresto.
Jennifer Aniston ha donato un milione di dollari contro il razzismo, Milano e Roma hanno sfilato contro il razzismo, grande solidarietà anche nei social dove molti utenti (star per prime) hanno pubblicato sul loro profilo un’immagine completamente nera, seguita dall’hashtag #blackouttuesday e #theshowmustbepaused.
Ora anche Apple, Google ed Amazon hanno aggiornato i loro assistenti vocali che ora rispondono alle domande sul movimento per i diritti degli afroamericani.
Siri, Alexa e Google Assistant hanno una risposta alla domanda “Do black lives matter?” (Le vite dei neri contano?).
Siri risponde semplicemente di sì, mentre l’assistente di Google spiega: “I neri meritano le stesse libertà concesse a tutti in questo Paese, e riconoscere l’ingiustizia che affrontano è il primo passo per risolverla”. Alexa di Amazon sottolinea che “tutte le persone meritano di essere trattate con equità, dignità e rispetto”.
Gli assistenti di Google e Apple controbattono in modo specifico anche alla domanda “Do all lives matter?” (Tutte le vite contano?), uno slogan spesso usato nel tentativo di indebolire il Black lives matter. “Dire che le vite dei neri contano non significa che tutte le vite non contino. Significa che le vite dei neri sono a rischio in modi in cui le altre non lo sono”, spiega Google. La risposta di Siri è similare.